Il 10 febbraio uscirà in digitale “Abbiamo perso tutti”, primo di due Ep del cantautore piemontese Stona: un progetto discografico che contrappone quattro brani, caratterizzati da testi e sonorità con un’anima più scura e cupa, a quelli del secondo EP (che s’intitolerà “BUONA SPERANZA” e uscirà a distanza di qualche mese) che si evolvono in una visione più positiva, quasi da sognatore, con suoni morbidi e caldi.
Rispetto ai suoi lavori precedenti, dove l’artista si è presentato e raccontato, in questo doppio Ep Stona, finalista nel 2020 del Premio Fabrizio De Andrè e al 1MNXT concerto 1° Maggio di Roma, ha voluto focalizzarsi su storie che non parlassero direttamente di se stesso, della sua vita o delle sue esperienze: “L’idea di base, fra momenti bui dati dalla pandemia mondiale e dal mio divorzio, è stata quella del “sentirsi perso”, di “perdere” e di “sentirsi sconfitti” che ha fatto da guida alla mia scrittura – racconta l’artista -. Con una penna e un foglio bianco davanti, mi sono sentito come un cacciatore con in braccio il proprio fucile in cerca di tracce da seguire nella neve. Le canzoni hanno preso la propria direzione e da un clima scuro e cupo sono scivolate verso un’ambientazione positiva, sicuramente a me necessaria.
L’intero progetto, ancora una volta prodotto da Guido Guglielminetti, storico produttore di Francesco De Gregori, oltre che raffinato musicista cha vanta collaborazioni con i big della musica italiana, da Battisti a Ivano Fossati, Loredana Bertè, Mia Martini, Lucio Dalla e tantissimi altri, è stato anticipato a maggio 2020 dal singolo “Io sono Marco”: “un brano che tocca un tema delicato come quello dell’autismo e che ha incontrato contro ogni previsione l’approvazione del mio piccolo pubblico che ha iniziato a guardarmi con un occhio diverso rafforzando in me l’idea del proseguire nel mio progetto”.
I brani che compongono il primo Ep, scritti dallo stesso Stona, sono: “ABBIAMO PERSO TUTTI”: “ogni volta che siamo complici di un disastro ambientale, ogni volta che un poliziotto abusa del proprio potere, ogni volta che abbiamo paura del diverso, ogni volta che lo stato non ci protegge, ogni volta che i nostri diritti vengono violati e ogni volta che violiamo i diritti degli altri, ogni singola volta che ci giriamo dall’altra parte per non vedere, allora avremo perso tutti “IO SONO MARCO” che parla dell’emarginazione, ispirato dalla storia di Franco e Andrea Antonello, divenuti famosi ormai 10 anni fa con il loro viaggio in moto attraverso America, Messico e tutto il sud del continente americano; ma Stona ha preso spunto anche dal romanzo best seller “Se ti abbraccio non aver paura” di Fulvio Ervas e dal film del 2019 di Gabriele Salvatores “Tutto il mio folle amore” e ha provato a parlare con onestà e delicatezza di un argomento importante come l’autismo. “LA STRADA DI CASA”: “casa” è dove sono gli affetti, i ricordi, le risate, le nottate; è importante ricordarsi sempre da dove si viene per non perderci nel nostro cammino ed è altrettanto importante uscire di casa, dai propri confini, viaggiare, incontrare persone e fare esperienze, confrontarsi e sconfiggere le proprie paure, ma resta poi sempre una sola direzione da non perdere e da tenere sempre bene a mente.“ANIME PERSE”, canzone per voce e piano, a cui hanno collaborato al piano Carlo Gaudiello e al violoncello Chiara Di Benedetto, che racconta il rapporto con la morte, la perdita di qualcuno di caro e al vuoto che lasciano nelle nostre vite.
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