La preparazione di questo album é stata quasi un reality attraverso il sito internet ufficiale degli Erasure. Per un paio di anni i fans
più affezionati hanno seguito la composizione, le prove e la nascita di “Nightbird” grazie alle numerose informazioni e agli
interventi di Vince Clarke ed Andy Bell sul sito web. Tutto questo ci ha fatto subito pensare che gli Erasure stavano creando
qualcosa di importante e di bello. Dall’ascolto del cd nasce spontanea una riflessione. Negli anni 80 gli Erasure erano un
fenomeno elettropop, per qualche anno vendevano più di Madonna, erano di moda, amati da un vastissimo pubblico all’epoca
giovane. Adesso la loro musica é diventata un genere, non identificabile con le mode del momento, adatto ad ogni tempo. Il suono
degli Erasure é quasi unico, di nicchia, maturo per un pubblico che non é più ragazzino ma che ai più giovani, curiosi di scoprire
la musica al di là dei conformismi, può indubbiamente piacere. Può piacere per tanti motivi: dall’intensità e delicatezza dei testi
(stavolta talmente curati da sacrificare qualche facile melodia) all’emozione che traspare dai suoni.
“Nightbird” si apre alla grande con “No Doubt” e “Lets Take One More…”, prosegue con la semplicità e piacevolezza di “Breathe”
(singolo che ha esordito benissimo in Europa) e si conclude con tre pezzi straordinari (ottima “Sweet Surrender”).
Un ritorno, quindi, ben organizzato ed entusiasmante tant’é che il duo sarà protagonista finalmente di un tour mondiale. Chissà se
anche negli spettacoli live sapranno riproporci quell’originalità e coinvolgimento che da sempre li contraddistinguono.
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