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The Best Is Yet To Come: il nuovo album di Bonnie Tyler recensito da SPL80

Published on Marzo 7, 2021 by   ·   No Comments

(di Andrea Dasso) Arrivato nei negozi lo scorso 26 febbraio, ad appena 2 anni di distanza dal predecessore Between the Earth and the Stars, il nuovo album di Bonnie Tyler, The Best Is Yet To Come, è un concentrato di tutto quello che ci si possa aspettare dall’artista inglese, ormai arrivata alla 18esima fatica in studio: il rock ed il pop pescati a piene mani direttamente dagli anni ’80, la voce grintosa ed uno spirito indomito ed ottimista, figlio dei tempi che stiamo vivendo. Su quest’ultimo aspetto Bonnie è stata estremamente chiara nelle note che accompagnano l’uscita del disco:
L’artista spiega: “Negli ultimi 10 mesi, che sono stati lunghi e spaventosi, ho sentito l’urgenza di tornare a cantare per voi. Mi rendo conto che alcuni hanno sofferto a causa del virus, che hanno perso famiglia e amici e il mio cuore soffre per voi. La musica può dare conforto, ed è anche il mio rifugio ogni volta che sento la necessità di trovarne uno. Spero che questi nuovi brani possano darvi sollievo. Sono molto felice e orgogliosa di presentarvi questo nuovo album. Mi regala il sorriso ogni volta che lo faccio partire. Il momento in cui potrò tornare sul palco e vedervi sorridere sarà davvero, davvero speciale. È una promessa, il meglio deve ancora arrivare”.

Quanto detto da Bonnie si rispecchia alla perfezione nel disco, una vibrante risposta all’ultimo, terribile anno: sin dal titolo e, attraverso, tutte le canzoni si percepisce la gioia, il buon umore di fondo, ma anche la voglia di ripartire perché il meglio, comunque, deve ancora venire.

Prodotto dalla storico collaboratore David Mackay, The Best Is Yet To Come è composto da 12 brani, miscelando brani inediti (8) e cover (4):

  1. The Best Is Yet To Come
  2. Dreams Are Not Enough
  3. Hungry Hearts
  4. Stuck To My Guns
  5. When The Lights Go Down
  6. Stronger Than A Man
  7. I’m Not In Love -cover dei 10 CC-
  8. Somebody’s Hero -cover di C.B. Green-
  9. Call Me Thunder
  10. I’m Only Guilty (Of Loving You) – cover di Chick Willis e Tab Benoit-
  11. You’re The One
  12. Catch The Wind -cover di Donovan-

Il disco parte subito con l’accelleratore pigiato a tavoletta: The Best Is Yet To Come, Dreams Are Not Enough e Hungry Hearts, sono una più trascinante dell’altra, con la prima traccia di un pop solare ed allegro, un gioiellino di new-wave, per passare poi ad un rock di sapore anni ’80 con un coro anthemico e perfetta per quanto potremo tornare ad un concerto e tornare al pop di Hungry Hearts. L’album continua così in perfetto equilibrio tra brani più rock (Stuck To my Guns con la partecipazione del musicista ecuadoriano Leo Rojas al flauto di pan) e pop (When The Lights Go Down, di un pop-rock trascinante).

Dalla sesto pezzo in avanti, sembra di cambiare completamente registro, quasi di ascoltare un altro album: i ritmi si rallentano e la voce roca e suadente di Bonnie si adagia su ballad di atmosfera, pur tra alcune sfumature:  se Stronger Than A Man troviamo, la prima ballad dell’album, è un “lentone classico” dove la batteria e l’elettronica sono l’anima musicale del pezzo, la successiva I’m Not In Love, strizza più l’occhio al pop anni ’80, mentre Somebody’s Hero punta tutto sulle sonorità acustiche. Eccezione della seconda parte dell’album è la potente Call Me Thunder, un vero richiamo all’hard rock, con tanto di riff di chitarre elettriche e un coro potente e trascinante che ti entra in testa per non uscire più, sicuramente uno dei migliori pezzi del disco. Ma, ripeto, è un’eccezione all’interno del clima più soffuso che contraddistingue la seconda parte dell’album che torna a ritmi più intimi con le successive I’m Only Guilty (Of Loving You) e You’re The One, per chiudere poi con una cover di Donovan, dal sapore folk.

Si chiude, così, dopo 45′ di musica The Best Is Yet To Come: l’album che segna il ritorno della first lady del pop/rock e che si fa ascoltare e riascoltare con piacere, in cui convivono tutti i suoni che hanno caratterizzato la quarantennale carriera di Bonnie Tyler: il pop, il rock, la new-wave, con la grinta di sempre e la sua voce unica. Niente male, davvero, per chi aveva annunciato che il suo ultimo album in studio sarebbe stato nel 2013…

Giudizio: 8/10

Da scaricare: The Best Is Yet To Come, Dreams Are Not Enough e Call Me Thunder

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