(di Andrea Dasso) Reduci dal lancio del loro secondo EP “GRUNGERS AND LOVERS” e dai primi live in giro per l’Italia in supporto alla loro nuova uscita, la MAB ha trovato il tempo di scambiare due parole con noi di SPL80 sul loro nuovo lavoro discografico e non solo… Buona lettura!
Iniziamo dal vostro nome, MAB cosa significa il nome della vostra band?
Il nome del gruppo è stato frutto di un naturale cammino fatto di profonda condivisione rispetto ad un progetto musicale che si è coagulato intorno alla figura di Marco Ammar, cantante e autore dei brani. MAB, o meglio la MAB è un acronimo dal chiaro significato (Marco Ammar Band): dall’individuo è nato un progetto che, pur sviluppandosi attraverso quattro diverse individualità, racchiude e contiene il nocciolo originale.
Ci raccontate un po’ come vi siete conosciuti e come avete iniziato a suonare assieme?
Come al solito le strade della vita sono spesso tortuose ma le tracce del nostro passaggio lasciate nelle vite altrui a volte restano per anni; Marco e Manuel sono amici di lunga data, Manuel e Fabio si sono conosciuti all’Università della musica e poi è arrivato Valerio. Il progetto ha preso corpo nell’estate 2010, passando attraverso un periodo di gestazione necessario per trovare i giusti elementi, il giusto sound, per fare gruppo e per iniziare l’attività live. Proprio sul palco abbiamo affinato il tiro, focalizzato l’idea del suono che doveva rappresentarci, modellato il corpo della MAB. Da questi passaggi sono nati “Conscius Delirium” e ora il nostro nuovo lavoro “Grungers and Lovers”.
Quali sono gli artisti che vi hanno influenzato maggiormente nella vostra carriera?: Risposta difficile. Probabilmente a loro modo ogni artista che abbiamo singolarmente amato: Buckley, Dave Matthews, Nirvana, Pearl Jam, Prince, Muse, insomma, la lista è davvero lunga….
Avete appena realizzato il vostro nuovo EP “Grungers and Lovers”, descrivetecelo in 3 parole…
Passionale, intenso, suonato.
Il vostro nuovo EP “Grungers and Lovers” è formato da 4 brani, ci raccontate qualcosa di ognuno di essi?
Weightless rappresenta il monento frenetico e carnale dell’amore, denuncia l’ipocrisia, fa muovere il corpo. SMS ti trasporta nei sali scendi delle sue armonie, è piena di dolcezza, è corale, è in movimento. Rayuela è un brano quasi psichedelico, ispirato ad un brano di Cortazar, è un pensiero a voce alta, una pubblicazione spudorata di un dialogo intimo.
Nectarine è il sole, la primavera, il vento sulle cime delle barche a vela.
La cover è particolare: si collega in qualche modo con il contenuto dei brani?
Sì, rappresenta la donna, rappresenta l’amore, i suoi molti colori, la sua intensità;
Quali sono le principali differenze tra il nuovo EP e il precedente lavoro “Conscious Delirium”?
“Conscius Delirium” si dipanava attraverso brani che proponevano diverse storie, atmosfere, sensazioni ed immagini scollegate tra di loro ma non antitetiche, flash sull’emotività di Marco, su alcune sue esperienze dirette o mentali. Il filo che unisce i brani è quello della melodia, della ricerca armonica, del suono e della contestualità rispetto al messaggio proposto. “Grungers and lovers” è un concept, propone l’amore, parla di esso, nelle sue variegate manifestazioni, parla di passione carnale, desiderio, bramosia, ma anche di tenerezza sospiri e carezze. Tutto ciò si appoggia su una ricerca musicale volta alla spaziosità, al respiro, un po’ come nell’amplesso, il disco si muove su momenti di frenesia e momenti di stasi.
Avete in programma un tour per supportare “Grungers and Lovers”?
Sì, stiamo definendo le date per la primavera estate che saranno pubblicate sul sito www.mab.one;
Nel vostro EP il grunge predomina, come vedete in generale la scena grunge attuale sia in Italia sia nel mondo? Ci sono artisti grunge contemporanei che seguite?: Non sapremmo risponderti con decisione, “Grungers and lovers” per noi non è un disco grunge, è un disco in cui c’è energia ed emozione. I dischi della MAB non sono facilmente etichettabili (con nostra grande gioia), è musica, sicuramente rock, ma che sia grunge, indie, post punk ecc ecc. lasciamolo immaginare agli ascoltatori.
Proiettiamoci nel futuro: chi vi piacerebbe avere ospite nel vostro prossimo album?
Beh, a questa domanda risponde Valerio e da chitarrista… Stef Burns!
Tags: band, Buckley, Conscious Delirium, Dave Matthews, grunge, GRUNGERS AND LOVERS, mab, Marco Ammar, muse, nirvana, Pearl Jam, prince, roma, Stef Burns
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