Ha lanciato nel 2015 il brano ironico Ti Lovvo ed ha conquistato subito la classifica Indie Music Like del MEI, ma in passato ha partecipato ad importanti programmi TV ed è arrivato alla finale delle Nuove Proposte di Sanremo 2015, lui è Jimmy Ingrassia, talentuoso cantautore siciliano.
In occasione dell’uscita di Ti Lovvo, noi di SPL80 abbiamo avuto di scambiarci due chiacchiere parlando di Papa Francesco, nuove tecnologie e Sanremo: buona lettura!
D. Iniziamo parlando del tuo nuovo singolo Ti Lovvo, ci puoi raccontare in breve di cosa parla?Il titolo rimanda da subito al mondo digitale…
R. TI LOVVO parla dell’ossessione ormai quasi comune di passare il tempo sulle chat e sui social network, abbandonando sempre di più quella che è la realtà e prediligendo quasi il rapporto virtuale a quello reale.
D. Tecnologia quindi… che rapporto hai con i social-media? Anche tu sei un fan di twitter, selfie e quant’altro o mantieni un rapporto più “normale” con i social network?
R. Beh FAN addirittura no, però devo riconoscere che i social network sono un’ottima invenzione, a maggior ragione per chi come me svolge un mestiere che vive di promozione, il problema sta nell’uso che se ne fa, è il troppo che stroppia.
Postare di continuo ciò che si sta facendo è quasi una patologia, eppure ad oggi veramente molte persone lo fanno, un problema parallelo di cui parla il brano è di chi cerca l’amore sulle chat o peggio ancora sulle chatroulette, così facendo si perde tutto il romanticismo che il corteggiamento possiede. Io cerco di utilizzarli con moderazione; per quanto riguarda i selfie sinceramente non li faccio quasi mai, ma anche su quest’argomento vale lo stesso discorso, basta far le cose con moderazione e non farle diventare un tormento.
D. Questo brano ti ha permesso di arrivare alla finale delle nuove proposte a Sanremo cosa puoi raccontarci di questa esperienza? Come vedi questo festival che ogni anno riceve sempre così tante critiche?
R. Per quanto riguarda l’essere arrivato in finale nelle Nuove Proposte del Festival di Sanremo posso dire naturalmente che ne sono molto più che soddisfatto, anche se dopo la quarta volta che mi trovo in questa situazione avrei sperato naturalmente di andare oltre , comunque è pur sempre una grande emozione e soddisfazione poterci arrivare.
Il Festival di Sanremo è un’importantissima kermesse musicale italiana, pertanto vuoi o non vuoi sarà sempre ricoperto di critiche, certo è però che ogni anno sembra ci sia sempre meno spazio per la musica di qualità e molto più spazio per mode del momento e cose simili, il festival è TV e la TV è audience, pertanto le scelte sono fatte soprattutto in base a meccanismi di ascolti, anche se posso testimoniare che capita, pur se raramente, che vengano premiati personaggi meritevoli.
D. Il 2014 per te è stato un anno importante visto che ti ha dato modo di partecipare a due eventi molto diversi: cantare davanti a Papa Francesco e partecipare a The Voice Of Italy, cosa ci puoi raccontare di queste due esperienze? Quali ricordi e sensazioni ti hanno lasciato?
R. Il filo conduttore è la musica, vivo di questa a 360°, quindi può capitare di ritrovarmi in un programma televisivo incentrato sulla musica, piuttosto che ritrovarmi a cantare per un Papa di fronte a migliaia o addirittura milioni di persone.
Quest’ultima naturalmente è un’esperienza indimenticabile, non capita di certo tutti i giorni di cantare in mondovisione per il Papa, diciamo che è stata un’emozione così grande che la porterò a vita dentro di me.
Anche la partecipazione a The Voice of Italy naturalmente è stata una bella emozione, per certi versi anche più elevata, mi spiego; entrare in uno studio televisivo in un silenzio quasi tombale, sentendo solamente il rimbombare del suono dei tuoi passi, con un pubblico che ti guarda e non può né applaudire né parlare ed inoltre ritrovarsi al cospetto di 4 giudici che sono voltati di spalle e che si gireranno solo se li farai veramente divertire emozionare o eccitare, beh posso affermare che è una situazione abbastanza difficile da affrontare.
D. Sempre a livello di talent, nel 2013 hai partecipato anche Amici, come vedi il connubio musica-talent? E’ un argomento che spesso ha diviso i tuoi colleghi… tu cosa ne pensi?
R. Si nel 2013 presi parte al serale della trasmissione AMICI di Maria De Filippi in qualità di corista.
Il talent ormai sembra essere il più grande mezzo per l’affermazione di un artista, non lo ritengo perciò negativo in se stesso, è il modo in cui si opera nel talent che non condivido, praticamente è come per il discorso che ho fatto prima sul Festival, il talent è TV e la TV è audience, mentre la musica è arte (almeno fino a prova contraria) e l’arte è comunicazione, ma di questo ormai sembra non se ne tenga più conto.
D. Lo scorso anno hai anche realizzato un singolo che dal titolo fa pensare subito ad un altro brano di osservazioni ironiche e disincantate dei costumi italiani: Per Votarmi Scrivi Sì, puoi raccontarci qualcosa di questo brano?
R. Certamente. Ci tengo a sottolineare che in questi brani c’è in parte o in tutto l’intervento del mio amico ed ormai autore di fiducia Matteo Sperandio. Il brano in questione infatti “ PER VOTARMI SCRIVI SI ” è stato scritto proprio insieme a lui e lo spunto è nato da una mia partecipazione alle selezioni del Festival di Sanremo in cui per la prima volta fu inserito il sistema televoto. Ci venne in mente di scrivere una canzone a tal proposito che ironicamente parlasse di questa nuova moda, che può decretare il successo di qualcuno per mezzo di quella che poi si trasforma in una gara di soldi. E’ un brano con il quale mi sono preso diverse soddisfazioni, come per esempio arrivare in finale ed essere di conseguenza inserito nella compilation del premio MUSICULTURA, vincere il festival internazionale “ TOUR MUSIC FEST ”, ottenere più di 650.000 visualizzazioni totali, sommati fra muzu.tv dailymotion e youtube sul videoclip ufficiale e molto altro ancora.
D. Per Votarmi Scrivi Sì ha già ottenuto un buon successo e speriamo lo stesso accada con Ti Lovvo, quando possiamo aspettarci un tuo album di inediti?
R. Grazie. Ci sto lavorando quindi spero presto, mi auguro entro l’estate 2015.
D. Quali sono gli artisti che maggiormente ti hanno influenzato durante la tua crescita come artista e chi ti piacerebbe avere come ospite nel tuo prossimo disco?
R. Ivano Fossati, Caparezza, Fabrizio Moro e molti altri, sul disco mi piacerebbe la presenza di Paolo Nutini.
D. Durante la tua carriera, hai partecipato spesso a show TV (Domenica In, I Raccomandati, i già citati Amici e The Voice Of Italy) come vedi la TV italiana al momento? Pensi che dia abbastanza spazio alla musica ed in particolare agli artisti emergenti?
R. Purtroppo no, presentare un brano originale in un importante programma TV è per un emergente ormai quasi impossibile, ciò avviene solo se ormai sei considerato un big, ma il problema è che se non ti viene data la possibilità di diventarci probabilmente rimarrai sempre un emergente, quindi è come il cane che si morde la coda.
Dovrebbero esserci secondo me più programmi in cui si propone la musica originale e non le cover e in cui viene data l’occasione a chi veramente ha qualcosa da dire o da comunicare con la propria arte, evitando di cantare canzoni che certamente sono stati successi negli anni passati, ma che se di continuo riproposti tolgono la possibilità di far camminare la musica, perché come dice il mio amico Principe Mineo “ La musica cammina ”.
Andrea Dasso
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