Dici Rigo e pensi a Ligabue (con cui ha fatto un bel pezzo di strada insieme). Poi scorri il curriculum e vedi che ha suonato con gente in tutto il mondo. Da Willy De Ville a Elliott Murphy, da Robert Gordon a Mick Taylor, da Luciano Pavarotti a Steve Wynn. E ora pubblica questo bellissimo disco, con la complicità di Robby Pellati alle batterie e percussioni (che si inventa per l’occasione dei veri e propri set da zero).
Rigo dà quindi alle stampe una raccolta di canzoni , scritte in inglese.
Decisamente inusuale la ripresa sonora effettuata al The Garage di Arezzo con la cura amorevole di Fabrizio Simoncioni (Litfiba, Negrita, Ligabue e molti altri sia a livello italiano che internazionale).
Sua la disposizione dei microfoni, pochi, a creare un ambiente che è la cornice entro la quale la musica si muove e volteggia.
In sala, sempre insieme e contemporaneamente, senza ritorni in monitors o aggeggi elettronici, Rigo alla voce e chitarra acustica, l’immaginifico e persuasivo Robby Pellati che traina ritmicamente il disco avvalendosi di oggetti da lui inventati e il grande Franco Anderlini che usa la sua “spiritual harp” per dare emozioni difficilmente descrivibili a parole.
Tutto live, tutto come se la registrazione fosse un momento di non ritorno.
Come effettivamente è.
Il disco si compone di sette canzoni originali, con suggestioni fortemente letterarie e sapori teatrali, suggellati dalla presenza del grande Danio Manfredini, che interpreta le parole di Raymond Carver prima di “The King Of Love”.
Sono anni di cambiamento… In effetti sono sempre anni di cambiamento, ma quello che preoccupa è il crollo della presenza della bellezza nella vita di tutti i giorni.
La musica, espressione altissima del sentire umano, è ridotta a numeri di like su Facebook o youtube, a parlare con la dovuta pertinenza rimangono gli esponenti ancora attivi della scena del secolo scorso.
Il disco di Rigo cerca di fare quello che non si riesce più a fare; catturare attimi preziosi, sentimenti perduti, la bellezza del nostro essere più intimo.
Le idee sono chiare. Americana, dark, Faulkner ma anche Carver sono i riferimenti chiari. Una matassa di suggestioni messe su disco registrando tutto rigorosamente “live”. Instant album. Sincero, vero, diretto.
Tags: album in inglese, ligabue, litfiba, negrita, nuovo album, raymond carver, rigo, water hole
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