Sono passati 9 da anni da quando i Toto lanciarono Falling In Between ed ora tornano con XIV.
Per l’occasione la band non presenta solo gli storici membri Steve Lukather, David Paich, Steve Porcaro ma vede anche il ritorno del bassista originale David Hungate.
Il risultato è un disco di 11 canzoni in cui si fondano Rock, Pop, Jazz, Blues e Progressive per questa tracklist:
Running Out of Time; Burn; Holy War; 21st Century Blues; Orphan; Unknown Soldier (for Jeffrey); The Little Things; Chinatown; All The Tears That Shine; Fortune; Great Expectations.
L’album inizia col botto: Running Out Of Time è un tipico pezzo rock dei Toto che conferma come la band sia tornata sui consueti alti standard. Buone impressioni confermate dal successivo Burn, un brano epico in bilico tra un sound potente e l’intro da rock ballad. Si arriva al primo singolo, Holy War e qui iniziano i “problemi”: è un brano dal ritmo, caratterizzato da un grande assolo di chitarra ma è un brano troppo lungo: quasi 5 minuti e mezzo di canzone alla lunga stancano.
Stesso “gigantismo” che affligge 21st Century Blues: brano accattivante quanto si vuole ma 6 minuti sono davvero troppi!!!
Il disco prosegue poi a ritmi alterni: ci sono ottimi pezzi come Orphan, ballad ben riuscite (Unknown Soldier e, soprattutto, All The Tears That Shine), una veloce incursione nel blues (Chinatown) ma anche brani pop-rock che sembrano un pò riempitivi e restano abbastanza anonimi (The Little Things e Fortune).
In conclusione XIV è un album discreto che conferma il valore dei Toto ma non riesce ad essere un buon album: alcune canzoni sono davvero troppo lunghe (saranno amatissime dai fans e dai puristi degli strumenti ma annoieranno a morte l’ascoltatore occasionale) ed altre sono di livello qualitativo molto più basso di altri pezzi del disco, rendendo XIV un lavoro dall’andamento a fasi alterne. C’è di buono che i pezzi validi sono davvero ben realizzati e confermano la caratura dei musicisti che formano i Toto, ma dopo 9 anni ci aspettavamo qualcosa di più
Giudizio: 6/10
Da scaricare: Running Out Of Time, Orphan
Andrea Dasso
Tags: holy war, nuovo album, orhpan, recensione, recensione xiv, Steve Lukather, steve porcaro, toto
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