Cubi Rossi: la giovane band toscana si racconta a SPL80

Published on Agosto 5, 2019 by Andrea · No Comments

(di Andrea Dasso) La giovane band toscana dei Cubi Rossi (sono tutti under 20) si è fatta notare recentemente non solo per i singoli Nel Disordine e il recentissimo Basta Un Attimo ma anche per alcuni concerti dal vivo, tra cui spiccano la vittoria all’Emergenza Festival a Milano e la partecipazione al Serravalle Rock in Toscana.

Così, noi di SPL abbiamo deciso di conoscerli meglio scambiandoci due chiacchiere, ecco quanto ci siamo detti:

1. Iniziamo dal vostro nome, Cubi Rossi cosa significa?

Il nostro nome ritrae l’unione di 4 cubi, ognuno dei quali rappresenta il nostro ruolo all’interno della band. Abbiamo scelto il Cubo perché è una figura in grado di rappresentare al meglio l’unione e la compattezza che c’è tra di noi, e il motivo del colore rosso è che esso è simbolo di molti aspetti come per esempio l’amore.

2. Ci raccontate un po’ come vi siete conosciuti e come avete iniziato a suonare assieme?

Marina e Federica dall’età di 13 anni avevano un duo chitarra e voce mentre invece i fratelli Leoncini avevano già avuto esperienze per quanto riguarda l’ambito Band. Nell’anno 2016 iniziarono ad unirsi i primi pezzi del puzzle, per prima Marina, entrata all’interno della formazione dei due fratelli in occasione di un Contest a livello Nazionale nella provincia di Pisa, data già la conoscenza di Alessandro tra i banchi di scuola. Nell’anno successivo, 2017, la seconda ed ult

ima ad aggiungersi è stata Federica, in occasione del medesimo Contest, i ragazzi, rimasti senza bassista, data la l’amicizia con Marina, decisero di chiedere la sua entrata all’interno del gruppo, e visto il grande feeling che ci fu fin dal principio, si formò così la band Cubi Rossi.

3. Quali sono gli artisti che vi hanno influenzato maggiormente nella vostra carriera?

Durante il nostro percorso ci siamo fatti influenzare da molti generi dato che ognuno di noi apprezza stili musicali differenti, infatti ci piace molto sperimentare all’interno dei nostri pezzi. Il genere che ci accomuna di più è il pop-rock, l’influenza maggiore deriva soprattutto da band come i Negramaro, Vibrazioni, Modà, Thirty Second to Mars, Tonight Alive.

4. Avete appena realizzato il vostro nuovo singolo “Basta Un Attimo”, descrivetecelo in 3 parole…

Energia, Freschezza, Amore.

5. Questo singolo farà da apripista ad un EP o ad un album? Potete anticiparci qualcosa?

Sicuramene c’è l’idea e l’obbiettivo di costruire un futuro album o Ep, non siamo ancora certi di cosa ci aspetterà, ma ciò che possiamo anticiparvi è che stiamo lavorando molto a fondo per poter proporre a tutti quelli che ci ascoltano qualcosa di cui non rimarranno delusi.

6. Avete vinto a Milano l’Emergenza Festival, che ricordi avete di quell’esperienza?

Più che ricordi di ciò che abbiamo fatto, sono ricordi di ciò che abbiamo provato calcando pachi di grande importanza, ricordi di sentimenti indelebili, che abbiamo condiviso tra di noi e con il pubblico.

7. Questo mese vi esibirete in un festival in Germania come ci si sente a passare dalla provincia toscana ai palchi internazionali?

L’emozione è tanta, sappiamo che ci spetta un grande traguardo, ma ci stiamo preparando al meglio per poterci divertire e godere ogni attimo del concerto.

8. Da “insider” come vedete la scena indie toscana? Ci sono locali e spazi per le band che vogliono fare “musica in proprio” o anche da voi ormai predominano le cover band?

Ormai il panorama della musica Live si sta disgregando sempre più, lo spazio maggiore nei locali soprattutto, viene dato alle Cover Band, dato il loro guadagno assicurato, ma piano piano anche la scena Emergenti si sta facendo strada, Emergenza Festival è uno degli esempi più validi.

9. Proiettiamoci nel futuro: chi vi piacerebbe avere ospite nel vostro prossimo album?

Sicuramente, data la nostra passione per i Negramaro, Giuliano Sangiorgi, sarebbe un vero onore.

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