Nina Hagen, una delle cantanti più istrioniche del panorama europeo degli anni ’80, è tornata con un nuovo album. La cantante berlinese ha infatti realizzato per la Koch-Universal Personal Jesus un album cross-over tra rock, blues, soul e gospel.
Il miscuglio dei generi è tipico di Nina che, attiva sin dagli anni ’70 e cresciuta artisticamente nella cultura punk di Londra, ha da sempre valicato i confini dei generi passando dal punk al rock alla dance allo swing all’heavy metal. Insomma Nina non si è mai posta limiti e anche questo nuovo capitolo della sua discografia lo dimostra.
Il nuovo album è stata anche l’opportunità per la cantante di approdare in una nuova label di cui Nina ha subito lodato la passione profusa nel progetto e la comune visione d’intenti per il nuovo disco, che dimostra come Nina migliori con il tempo con il “buon vino”, per usare le sue parole.
La tracklist dell’album conta 13 pezzi di cui la title track è la cover della celeberrima canzone dei Depeche Mode:
Tracklisting:
01. God’s Radar
02. I’ll Live Again
03. Personal Jesus
04. Nobody’s Fault But Mine
05. Down At The Cross
06. Just A Little Talk With Jesus
07. Mean Old World
08. Take Jesus With You
10. On The Battlefield
11. Run On
12. All You Fascists Bound To Lose
13. Sometimes I Ring Up Heaven
Nel suo nuovo cd “Personal Jesus” ci sono diverse canzoni gospel e altre tradizionali della cantante che si professa cristiana, pur avendo in passato realizzato anche un CD di musiche religiose indù a sottolineare ancora una volta la sua versalità e il voler essere sé stessa sempre comunque anche se ciò significa andare fuori dagli schemi. Lo stile del nuovo album fluttua così libero tra jazz, country e gospel con la voce di Neina che appare quasi jazz da quanto è forte e potente. Ascoltando il disco emerge la passione con cui Nina ha interpretato i brani a sottolineare quanto tenesse al progetto, che è anche riscoprire i valori cristiani n cui più di una volta si è identificata (fino alla provocazione di definire Gesù il suo manager) e che ha sottolineato solo qualche anno fa con il battesimo battista. Proprio la cover di Personal Jesus appare come una sorta di dialogo con Gesù che Nina ha sempre visto come una persona straordinariamente reale. L’album poi prosegue tra banjo strimpellati e violini, tra suoni di armonica in salsa country-western e straordinari cori black accomp0agnati dalla straordinaria voce della cantante.
L’album, per quanto molto sperimentale ed ambizioso, ha già avuto un discreto successo in Germania (top20) e in Austria Svizzera dove ha centrato la top100. Forte anche di questi risultati Nina e la sua nuova label distribuiranno il disco in non meno di 30 Paesi. Personal Jesus dimostra di essere un album a cui non è facilissimo avvicinarsi soprattutto per i non fans di Nina, ma se si fa uno sforzo per ascoltarlo si potrà capire ancora una volta la genialità (talvolta nascosta da un pizzico di eccentricità) e la capacità vocale di un’artista che ha fatto molto strada da quando lasciò Berlino Est oltre 30 anni fa. Per sostenere il nuovo album Nina è attualmente in tour e dopo una fantastica performance a Madrid, terrà concerti in Francia, Ungheria e Belgio.
Giudizio: 2/5
Da scaricare: Personal Jusus, I’ll Live Again
Tags: nina hagen
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