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Erasure Total Pop! 42 canzoni per una celebrazione pop

Published on Luglio 2, 2009 by   ·   No Comments

Il nome Erasure associato ad una band musicale purtroppo in Italia dice poco e niente. Al limite a chi ha superato la trentina può ricordare in maniera sfumata un duo anni ’80 che cantava Sometimes e Oh L’Amour ma di cui si sono perse le tracce.
Ma giudicare così la band formata da Andy Bell (voce) e Vince Clarke (tastiere) sarebbe ingiusto oltre che ingeneroso e la raccolta Total Pop! The First 40 Hits è qui a dimostrarcelo.
Innanzitutto aiuta a ricordare ai più smemorati che gli Erasure non solo esistono ancora ma sono più attivi che mai dopo aver venduto oltre 20 milioni di dischi in tutto il mondo. Ormai uno degli ultimi gruppi superstiti delle decine che l’avvento del synth-pop portò alla ribalta nel Regno Unito a partire dagli anni ‘80, anche se non possono competere a livello di successo e di fanbase con gruppi per certi versi simili e contemporanei come i Depeche Mode (fondati tra l’altro proprio da Vince) e i “rivali” Pet Shop Boys, bisogna tuttavia riconoscere alla band di essere sempre rimasta leale a sé stessa continuando a percorrere vie innovative che dopo i successi commerciali tra la fine degli anni ’80 e la prima metà dei ’90 li ha portati a mantenere una devota fanbase e a rimanere uno dei gruppi di riferimento nel mondo pop britannico, come dimostrato dai 3 tour che la band ha tenuto tra il 2005 e il 2007 tutti con ottimi riscontri. In attesa del nuovo album in studio, che dovrebbe essere pronto entro fine 2010, gli Erasure nel frattempo ci regalano Total Pop l’antologia – fin’ora- definitiva che comprende tutti i singoli realizzati a partire da Who Needs Love Like That del 1985 fino alla versione 2009 di Always. E proprio grazie ad una raccolta come questa (giunta a 17 anni dalla prima Pop! e a 6 dall’incompleta Hits, un progetto davvero nato male visto i molti brani ingiustamente trascurati) che si può apprezzare il cammino artistico di una band partita come tipico alfiere dei pop anni ‘80 ma che nel corso del tempo, senza curarsi troppo dei successi di vendite, ha esplorato diversissime sonorità fino a toccare il country con l’ottimo Union Street o i suoni eterei e sperimentali di Erasure del 1995 o il pop raffinato di Loveboat, prodotto dal celebre Flood, fino alla riscoperta del sound delle origini ma con molta più maturità dell’ultimo e splendido Light At The End Of The World del 2007.
Pubblicato come doppio CD e anche in una monumentale edizione limitata a 4 dischi con in aggiunta un CD dal vivo, un DVD con tutte le apparizioni della band nelle trasmissioni TV della BBC e un corposo booklet con la storia della band e un’intervista inedita, e preceduto al posto del canonico singolo di traino da un EP dance, Pop Remixed.
La tracklist base comprende:
Pop! (CD Disc 1)
1 Who Needs Love (Like That)
2 Heavenly Action
3 Oh L’Amour
4 Sometimes
5 It Doesn’t Have To Be
6 Victim Of Love
7 The Circus
8 Ship Of Fools
9 Chains Of Love
10 A Little Respect
11 Stop!
12 Drama!
13 You Surround Me
14 Blue Savannah
15 Star
16 Chorus
17 Love To Hate You
18 Am I Right?
19 Breath Of Life
20 Take A Chance On Me
21 Who Needs Love (Like That) (Hamburg Mix)

Pop2! (CD Disc 2)
1 Always
2 Run To The Sun
3 I Love Saturday
4 Stay With Me
5 Fingers & Thumbs (Cold Summer’s Day)
6 Rock Me Gently
7 In My Arms
8 Don’t Say Your Love Is Killing Me
9 Rain (Al Stone Mix) 4:09
10 Freedom 2:55
11 Moon & The Sky (Jason Creasey’s Heaven Scent Radio Re-Work)
12 Solsbury Hill
13 Make Me Smile (Come Up And See Me)
14 Breathe
15 Don’t Say You Love Me
16 Here I Go Impossible Again
17 I Could Fall In Love With You
18 Sunday Girl
19 Storm In A Teacup
20 Always (2009 Mix)
Inoltre, scaricando il CD da iTunes è possibile aggiungere un digital bundle comprendente Oh L’Amour (August Mix), Boy (Acoustic) e All This Time Still Falling Out Of Love.
Il primo CD della raccolta non è altro che la riproposizione dello storico Pop! (triplo disco di platino in UK e disco d’oro in USA) uscito nel 1992 con all’interno i brani di una band all’ora sulla cresta dell’onda, canzoni che ancora oggi sono quelle più conosciute alle orecchie del pubblico dei non fans. Pezzi come Sometimes, Oh L’Amour e A Little Respect sono veri e proprio inni degli anni ’80 che portarono la band a farsi conoscere in tutto il mondo. Non da meno sono i pezzi dei primissimi anni ’90 come la splendida ballad Blue Savannah, la latineggiante Love To Hate You (che ebbe un tale successo da venir cantata dallo stesso Andy anche in spagnolo ed italiano, con il titolo di Amo Odiarti) fino alla ritmata Breath Of Life e al tributo agli Abba con Take A Chance On Me.
Nel CD2, invece, si raccolgono tutti i singoli realizzati dal 1994 –anno dell’ultimo album  arrivato al #1 della UK chart, I Say I Say I Say- fino alla versione 2009 di Always realizzata per promuovere la raccolta. Le prime 3 canzoni sono gli estratti proprio di I Say I Say I Say (triplo platino in UK) prodotto da Martyn Ware degli Human League e si va dalla dolcezza della ballata Always ai ritmi di dance di Run To The Sun fino al pop puro di I Love Saturday. Il terzetto seguente di canzoni è tratto da Erasure, uno degli album più innovativi della band e controversi tra i fans, e si tratta di due ballad (Stay With Me ma soprattutto la meravigliosa Rock Me Gently) e di una frizzante canzone pop anche se con sfumature nuove per la band a quei tempi, Finger&Thumbs (Cold Summer’s Day). Le 3 canzoni successive arrivano invece dal fortunato Cowboy del 1997 che sembrava poter riportare la band ai fasti di 10 anni  prima. Ottime In My Arms, ballad sullo stile di Always e Don’t Say Your Love Is Killing Me mentre la versione remix di Rain firmata Al Stone, nonostante la bontà del pezzo, perde qualcosa rispetto all’album version originale.
Freedom e Moon & The Sky sono invece gli estratti da Loveboat, album che ha avuto una vita davvero travagliata (canzoni rifatte a seguito dell’arrivo di Flood alla produzione, edizione americana uscita con anni di ritardo per liti con la locale label per via delle scarse vendite in Inghilterra e via dicendo). Anche qui una canzone più lenta (anche se Freedom accompagnata da un frizzante riff di chitarra acustica non è la classica ballad) e una che si rifà quasi alla trance (e ottimo successo nei club ai tempi) come Moon&The Sky. Le due canzoni successive fanno invece parte di Other People’s Songs il fortunato album di cover del 2003, gli estratti in origine furono cantati da Peter Gabriel (Solsbury Hill) e Harley and Cockney Rebel (Come Up And See Mee), con la seconda decisamente meglio della prima che alla lunga un po’ stufa, risultando ripetitiva. Le tracce dalla 14 alla 16 sono invece gli estratti di Nightbird album che grazie al fortunato Breathe (#4 in UK) riportò gli Erasure alla ribalta anche grazie ad un ampio tour tra Europa e USA. Tutte e tre sono canzoni piuttosto lente e soprattutto Breathe e Here I Go dimostrano la maturità raggiunta dagli Erasure nella fase compositiva sia per la musica che per i testi.  Prima dell’ultima traccia (un remake purtroppo troppo uguale all’originale di Alwyas) c’è tempo per ascoltare i singoli dall’ultimo album in studio degli Erasure (Light At The End Of The World del 2007) caratterizzato dall’uso di synth anni’80 e di un certo ritorno al sound degli esordi dopo anni di sperimentazioni. Se i primi due estratti sono molto dance e nel solco della tradizione Erasure, quella che spicca come qualità è Storm In A Teacup splendida nella delicatezza del testo e nella sua drammaticità (racconta i problemi di alcol della madre di Andy).
Per chi volesse acquistare la versione deluxe, del CD live, che per una volta è quasi privo delle tracce più famose suonate ad ogni live ma si concentra su perle “dimenticate”, da segnalare Am I Right?, la cover di Everybody’s Got To Learn Sometime, la delicata Piano Song, la splendida Hideaway e la versione country-acoustic di Breathe. Le perle sono però i due easter-eggs nascosti al termine di due canzoni del CD: la breve versione acappella di Mamma Mia eseguita da Andy e il breve spezzone di A Little Respect più cantata dal pubblico che da Andy.
Total Pop a differenza del suo predecessore non ha avuto un impatto così forte nella chart inglese, accontentandosi del #21 posto ma dà modo di conoscere, per chi non li ha mai apprezzati, un duo di musicisti ingiustamente e troppo sottovalutato mentre per chi già li apprezza è il modo migliore per riascoltare le loro migliori canzoni in un’unica raccolta e rivivere le emozioni che Andy&Vince sanno sempre donare ai loro fans con ogni album.

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