Buckingham Nicks, l‘unico album in studio di Lindsey Buckingham e Stevie Nicks in duo, viene ripubblicato per la prima volta il 19 settembre. Pubblicato originariamente nel 1973 e introvabile per decenni, l’album è stato ricavato dai master analogici originali per il suo attesissimo ritorno in vinile, oltre che da file digitali ad alta risoluzione per la sua uscita in CD e digitale.
Pubblicato il 5 settembre 1973, Buckingham Nicks scomparve rapidamente dalla scena commerciale, ma non scomparve mai dal dibattito culturale. Registrato ai Sound City Studios di Los Angeles e prodotto da Keith Olsen, l’album presentava le armonie serrate e le voci compositive nettamente contrastanti di Nicks e Buckingham in 10 tracce, spaziando dal luccichio folk-rock di “Crystal” all’incedere solare di “Don’t Let Me Down Again”.
La sua leggenda non fece che crescere con il tempo. Alla fine del 1974, Mick Fleetwood visitò Sound City mentre esplorava gli studi per registrare il prossimo album dei Fleetwood Mac. Per mettere in mostra sia il suo lavoro di produzione che il sound dello studio, Olsen fece esplodere “Frozen Love” per i Fleetwood nello Studio A. Il brano rifletteva appieno l’ambizione e l’alchimia dell’album, e catturò immediatamente l’attenzione del batterista.
Poco dopo, quando il chitarrista dei Fleetwood Mac Bob Welch lasciò la band, Fleetwood contattò Buckingham per offrirgli il posto. Invece di accettare, Buckingham insistette che lui e Nicks fossero un pacchetto unico. Fleetwood accettò e, alla vigilia di Capodanno del 1974, i due si unirono ufficialmente ai Fleetwood Mac, inaugurando uno dei capitoli più celebrati della storia della band.
Sebbene il loro lavoro con i Fleetwood Mac lo avrebbe eclissato commercialmente, Buckingham Nicks rimane a testimonianza di ciò che era accaduto poco prima: una collaborazione in piena fioritura creativa. “Sapevamo cosa avevamo come duo, due cantautori che cantavano davvero bene insieme. Ed è stato un processo molto naturale, fin dall’inizio”, ricorda Stevie Nicks nelle note di copertina di Rhino High Fidelity, scritte dal giornalista musicale di lunga data David Fricke.
Forse erano inesperti quando hanno realizzato l’album, dice Buckingham, “ma regge il confronto con questi due ragazzi che erano piuttosto giovani per fare quel lavoro”.
Il disco si apre con un brano originale di Nicks, “Crying In The Night”, “un’anteprima genuina di ciò che sarebbe arrivato per i Fleetwood Mac, con armonie a cascata”. Il brano è disponibile in digitale da oggi, prima dell’uscita completa.
Buckingham Nicks sarà disponibile su Rhino in CD e in digitale con il suono rimasterizzato da Chris Bellman, che ha anche inciso le lacche per diverse varianti di vinile colorato da 1 LP.
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