Recensione di Salvatore Primiceri per Spl80.com
Se la terra dove vive Mike Oldfield, Ibiza, non si riesce a descrivere adeguatamente perché per capirla in pieno bisogna vederla e viverla così é difficile trovare le parole giuste per dire quali emozioni un disco come TRES LUNAS può suscitare nell’ascoltatore. Si tratta di un lavoro estremamente raffinato che da voce agli strumenti in maniera magistrale, un’alternarsi di suoni e ritmi leggeri estremamente delicati e soavi. Si parte con musiche in chiaro stile Oldfield ma in cui si avverte un’influenza solare della terra di Spagna, “Mist” e “NoMansLand”. L’album scorre gradevolmente anche con “Return To The Origin”, “Landfall” e “Viper” per poi avere una piccola scossa grazie ad una chitarra che intona un ritornello orecchiabile accompagnato ottimamente da tutti gli arrangiamenti, “TurtleIsland”. Si continua con l’unico ma bellissimo brano cantato “To Be Free”, presente nell’album in due versioni. Rilassante “FireFly”, magica “Tres Lunas” e poi il bellissimo pianoforte di “Daydream”. L’album si chiude con l’intensa “ThouArtInHeaven”, trascinante “Sirius” e l’ottima reprise di “NoMansLand”. Uno dei migliori lavori di Mike Oldfield, insomma, che torna alla musica dopo tre anni dal suo inno al nuovo millennio “The Millennium Bell”. Tre anni passati a lavorare ad un progetto (oltre che a comporre Tres Lunas) che accompagna musica a videogioco: “Music Virtual Reality”. Un episodio del videogioco in cd é in omaggio con l’album. Per poter poi continuare le avventure basta collegarsi sul sito mikeoldfield.com e seguire le istruzioni. Un Mike Oldfield quindi molto attento alle nuove tecnologie che anche nella sua musica ha introdotto atmosfere elettroniche. E’ incredibile l’intatta vena creativa di un artista che, nonostante decine di album e milioni di copie vendute, continua a stupirci.
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