Ha preso il via lo scorso 6 marzo dal Volkshaus di Zurigo, il nuovo tour europeo di Kim Wilde, lo Snapshots And Greatest Hits Tour, pensato per promuovere l’ultimo album di cover della cantante inglese (Snapshots appunto) ma anche per celebrare le hits di una carriera maiuscola.
Nonostante il prezzo non certo abbordabile dei biglietti, il pubblico svizzero ha risposto in maniera più che positiva all’appello dell’icona bionda del pop anni ’80 e per l’inizio del concerto la sala zurighese presentava una cornice di pubblico prossima al sold-out (circa 1000 presenti).
Aperto dal breve set del duo tedesco-americano dei 2 The Universe, che supporteranno l’intera prima trance della tournée di Kim in Svizzera e Germania, lo Snapshots And Greatest Hits Tour alza il sipario alle 21.00 con un countdown proiettato sui 4 maxischermi che fanno da fondale al palco seguiti da una rapida sequenza di video e foto che mostrano Kim dall’infanzia ad oggi. La band (Steve Power alle tastiere, Neil Jones alla chitarra, Jonathan Atkinson alla batteria, Nick Beggs al basso e gli immancabili Ricky Wilde alla chitarra e Scarlett Wilde ai cori) prende posto sul palco mentre fuori scena Kim inizia a cantare It’s Alright, primo estratto da Snapshots e primo pezzo dell’album, nonché cover della hit di metà anni ’80 degli East17. L’inizio del concerto è caratterizzato da una perfetta alternanza tra hits e cover con Anyplace, Anywhere, Anytime, singolo realizzato in collaborazione con la cantante Nena come seconda traccia live. Vista la platea di lingua tedesca, Kim ha anche tentato di eseguire la parte di Nena (ovviamente in tedesco) ma senza grande fortuna ma attirando comunque l’apprezzamento del pubblico. Il sound migliora con il proseguire del concerto e i brani si susseguono rapidi accolti sempre dall’entusiasmo del pubblico e se tra le hit si segnalano Perfect Girls (brano del 2006, eseguito un po’ a sorpresa), Lights Down Low, Never Trust A Stranger e Four Letter Word, meritano una citazione le cover di Spirit In The Sky (bside dell’ultimo singolo di Kim proposta a sorpresa e in una trascinante versione pop-rock) e la sua suadente Sleeping Satellite, brano che porta al miglior momento della serata, il set acustico. Kim resta sul palco solo con i membri della sua famiglia (il fratello Ricky e la nipote Scarlett) e una chitarra acustica ed esegue: Love In The Natural Way, They Don’t Know About Us, Wonderful Life e Cambodia. Quest’ultima è stata un èà la sorpresa della serata vista la chiave acustica in cui è stata proposta Gli ultimi due brani di questo set hanno letteralmente scatenato il pubblico presente in sala che ha accompagnato all’unisono e tutto in piedi i cori delle ultime due canzoni del set.
Il concerto continua con una cover (To France, brano di Mike Oldfield riproposto in una potente versione pop-dance) seguita da 4 hits tra cui The Second Time (proposta in una versione estesa che ha dato modo a Kim di presentare la band al pubblico) e le immancabili You Came e Kids In America che scatenano l’entusiasmo del pubblico, prima del saluto di Kim e della band che lasciano il palco.
Ma non poteva finire così, ed ecco 3 encore: Shame, Remember Me e You Keep Me Hangin On. Scelta un pò strana per i bis: se il brano conclusivo è infatti un must, gli altri lasciano un pò perplessi: Shame è un brano molto delicato e soft che proviene da un album di metà anni ’90 che ha avuto un modesto successo mentre Remember Me (da Snapshots) ha lasciato il pubblico abbastanza freddo. Come cover nell’ultima parte del concerto si poteva puntare su brani più energici e conosciuti come A Little Respect (esclusa un pò a sorpresa) o Inbetween Days. Ad ogni modo You Keep Me Hangin On accontenta tutti e il pubblico risponde alla grande all’ultimo pezzo.
Dopo 26 canzoni e quasi 2 ore di grande musica, alla fine di You Keep Me Hangin On Kim e band salutano il pubblico e lasciano il palco pronti a continuare la tournée europea che li vedrà protagonisti in Germania per il mese di marzo.
Se, come si dice, il Volkshaus è culto senz’altro non poteva esserci icona migliore di Kim Wilde da mettere al suo interno: la cantante inglese ha dato vita ad un grande show pop-rock, dando prova di avere un’ottima voce e di essere accompagnata da un superbo gruppo di musicisti: dopo anni di concerti assieme si percepisce chiaramente l’ottima chimica creatasi tra interparete e band a tutto vantaggio del sound e dello spettacolo.
Già si parla di una seconda trance del tour in autunno, e sicuramente se si ha l’opportunità di esserci, uno concerto di Kim Wilde è un evento da non mancare.
Scaletta completa della serata:
ITS ALRIGHT
ANYPLACE ANYWHERE ANYTIME
JUST WHAT I NEEDED
LIGHTS DOWN LOW
EVER FALLEN IN LOVE
NEVER TRUST A STRANGER
WATER ON GLASS
CAN’T GET ENOUGH
ABOUT YOU NOW
PERFECT GIRL
FOUR LETTER WORD
VIEW FROM A BRIDGE
SPIRIT IN THE SKY
SLEEPING SATELLITES
NATURAL WAY*
THEY DON’T KNOW*
WONDERFUL LIFE*
CAMBODIA*
TO FRANCE
SECOND TIME
CHEQUERED LOVE
YOU CAME
KIDS IN AMERICA
————————————
SHAME
REMEMBER ME
YOU KEEP ME HANGIN ON
*acoustic
Foto del concerto sono visibili su: http://www.flickr.com/photos/59828364@N07/sets/72157629564747521/
Andrea Dasso
Tags: kim wilde
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