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Top anni 80: la classifica dei “dischi anni 80” del 2011

Published on Gennaio 6, 2012 by   ·   No Comments

Anche se un po’ in tono minore rispetto ad altri anni, anche il 2011 è stato ricco di molte release di artisti anni ’80. Ci sono stati grandi ritorni (Erasure e Thomas Anders in primis) e conferme (Depeche Mode e Duran Duran). Come ogni anno, Spl80 vi ripropone le migliori uscite dell’anno appena conclusa nella propria personale classifica, curata da Andrea Dasso.

10. The Collection (Bananarama): ennesima raccolta del gruppo inglese tutto al femminile. In attesa di una degna celebrazione del loro 30ennale che cade proprio nel 2012, vale comunque la pena riascoltarci le Nanas anche perchè questo doppio CD presenta la versione estesa di Aie-A-Mwana  mai uscita su CD e il remix di Tripping On Your Love firmato niente meno che da George Michael. Certo, le Nanas dovrebbero puntare un pò di più anche su mtaeriale più recente, ma in mancanza d’altro…

9. Diamanti E Caramelle (Stadio): chiamati a bissare il successo di Diluvio Universale, gli Stadio hanno lasciato un po’ interdetti: il disco è ben realizzato con arrangiamenti e melodie curate e pervaso da una vena di ottimismo, ma perde il confronto con il predecessore. Album comunque valido e sicuramente merita un posto nella nostra classifica.

8. Two (Thomas Anders & Uwe Fahrenkrog-Petersen): che siano tornati i Modern Talking? E’ presto per dirlo ma questa nuova collaborazione di Thomas con il produttore tedesco Fahrenkrog fa ben sperare. L’album è un tuffo negli anni ’80 e nel sound dei Modern Talking aggiornato dalle idee del nuovo producer. Thomas anche realizzato in versione download Stong (disco in precedenza realizzato solo in Russia) e una raccolta di ballads, per cui 2011 particolarmente succulento per lui e e i suoi numerosi fans.

7.Tango In The Night (Mark Ashley): il re (della discofox) è tornato! A meno di un anno da Play The Music, Mark e Juan Martinez sono tornati a lavorare insieme e il risultato sono 18 canzoni divise tra inediti,  remix e versioni acapella, che mischiano eurodance, discofox e house music. Il sound è gradevole anche se non molto originale e si fa un po’ sentire la mancanza di un album interamente inedito da parte del cantante tedesco, ma il risultato è comunque più che dignitoso.

6. Remix 2 81-11 (Depeche Mode): discreto successo di pubblico per la nuova raccolta firmata Depeche Mode. Remixer di livello come Eric Prydz e anche i graditi ritorni di Clarke e Wilder in veste di remixer, ma i remix del primo capitolo della serie (81-04) sono decisamente superiori e i brani migliori sono già finiti nel precedente CD.

5. Farewell – Live In Concert At Sydney Opera House (Simply Red): disco live che celebra l’addio dei Simply Red dalle scene. Uno spettacolare concerto registrato a Sidney con tutti i successi della band e in più uno splendido DVD dal vivo. Un must have per i fans della musica anni ’80.

4. The Most Incredible Thing (Pet Shop Boys): qui di 80’s c’è da vero poco a parte il nome-garanzia Pet Shop Boys. La colonna sonora del loro balletto è un mix di elettronica e musica classica ma purtroppo non raggiunge la perfezione stilistica di quel piccolo capolavoro che è stata la colonna sonora di Battleship Potemkin che hanno realizzato nel 2005. Le musiche sono valide ma non convincono appieno, per questo l’album si ferma a un soffio dal podio.

3. All You Need Is Now (Duran Duran): dopo il mezzo flop di The Red Carpet Massacre (dove è stata nefasta la produzione di Timbaland) riecco la band inglese tornare sui suoi stanard grazie a Mark Ronson che ha prodotto il loro nuovo album trascinato dal singolo omonimo. Ottimo prodotto, la band inglese è tornata ai suoi livelli.

2. Tomorrow’s World (Erasure): attesi 4 anni gli Erasure mancano la #1 della nostra classifica perchè la tanta sbandierata sperimentazione che doveva contraddistinguere il nuovo lavoro alla fine non è stata così marcata. L’album mostra marcata l’impronta del produttore, ma si tratta più di una rinfrescata al loro sound piuttosto che di una nuova direzione artistica. Certo la mano di Clarke si fa sentire e brani come A Whole Lotta Love e Fill Us With Fire sono notevoli e di ottima fattura, ma l’album manca un po’ d’anima, manca qualcosa per renderlo un ottimo prodotto, e poi aspettare 4 anni per poco più di 30′ di musica (a tanto ammonta la lunghezza del CD) ci pare un po’ poco. Ad ogni modo secondo posto.

1. Snapshots (Kim Wilde): dopo l’ottimo riscontro di Come Out And Play uscito nel 2010, la Sony e Kim hanno voluto fare una scommessa rischiosa realizzando un disco di cover ma il rischio ha pagato visto che Snapshots è un album ben riuscito, ricco di sonorità pop-rock e di riarrangiamenti particolarmente riusciti (To France per esempio). In attesa di vederla in tour tra un paio di mesi, non possiamo che eleggere Snapshots a miglior disco 80’s del 2011!

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